L'Organizzazione Mondiale della Sanità approva il riconoscimento di un disturbo da videogioco. Dopo decenni di dibattiti, il "disturbo del gioco" o la pratica eccessiva e irragionevole dei videogiochi è stata finalmente riconosciuta come una patologia a sé stante. O meglio come un disturbo, per usare la terminologia suggerita dall'OMS nel gennaio 2022-2023.
Il disordine dei videogiochi finalmente riconosciuto
Nonostante la mancanza di consenso scientifico e le proteste dei rappresentanti dell'industria, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha approvato, un anno e mezzo dopo l'introduzione della controversa definizione di "disturbo da videogiochi", il riconoscimento di patologia nella sua nuova Classificazione Internazionale delle Malattie, la cui entrata in vigore è prevista per il 1 gennaio 2022.
La patologia in questione è stata ufficialmente adottata, sabato 25 maggio, dall'assemblea dell'OMS, in occasione dell'approvazione finale dell'undicesima revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11). È interessante sapere che nel 2014 il “gioco d'azzardo patologico” era già stato adottato durante la decima revisione dell'ICD. Era stato classificato in disturbi dell'abitudine e della compulsione, insieme alla cleptomania e alla piromania.
Secondo l'OMS, il disturbo da videogioco rappresenta un comportamento caratterizzato da "una perdita di controllo sul gioco d'azzardo, una maggiore priorità data al gioco d'azzardo (…) e dalla continuazione o dall'aumento della pratica del gioco d'azzardo nonostante le sue ripercussioni dannose". Sebbene questo disturbo colpisca una piccola porzione di persone che utilizzano giochi digitali o videogiochi, qualsiasi giocatore dovrebbe essere consapevole della quantità di tempo speso sui giochi, nonché di eventuali cambiamenti fisici o psicologici, sociali e di salute.